TICHE o TYCHE per i Greci.
Era la dea della fortuna, del caso e del destino, della prosperità. La divinità era considerata una delle Oceanine, figlie del titano Oceano e della titanide Teti, ma in altre versioni era la figlia di Ermes e Afrodite. La dea aveva il compito di accompagnare gli uomini lungo tutta la loro esistenza, distribuendo gioia e dolore secondo il giusto; poi scandalizzata dall’ingiustizia dei mortali, li abbandonò ritirandosi sull’Olimpo.
Iconografia: la Fortuna viene rappresentata come una giovane donna, con la corona o con l’elmo in testa. L’attributo principale è la cornucopia, il corno traboccante di fiori e frutta, ma viene rappresentata anche con la ruota, il timone, la sfera, le corna di vacca. Nelle allegorie rinascimentali è una figura femminile alata, in piedi sul globo, su una conchiglia o su un delfino, mentre tiene in mano le redini, oppure sospinta da una vela sull’acqua.
Autori: Viola B., Mateus M.