Rocco di Montpellier (ca. 1350 – ca. 1379) fu un pellegrino che curò e guarì i malati di peste.
Nato a Montpellier in Francia, ricevette un’educazione fortemente cristiana da parte della madre. Studiò presso l’università sino all’età di vent’anni quando, rimasto orfano, distribuì ai poveri i suoi averi e s’incamminò per voto in pellegrinaggio verso Roma, con l’abbigliamento tipico dei pellegrini dell’epoca. Arrivato in Italia durante l’epidemia di peste, Rocco andò a soccorrere i contagiati, guarendone molti in modo miracoloso. A Piacenza venne contagiato e per non mettere a rischio altre persone, si trascinò fino ad una grotta; guarito riprese la via del ritorno in patria, ma fu rinchiuso in carcere, accusato di essere una spia.
Iconografia: San Rocco viene raffigurato con l’abito del pellegrino, un bastone che richiama i lunghi viaggi compiuti, una borraccia per contenere l’acqua solitamente appesa al bastone, una conchiglia utilizzata per attingere l’acqua e appesa come una collana. Gli elementi distintivi per eccellenza sono una piaga sulla coscia, segno della peste, e la presenza di un cane che reca in bocca un pezzo di pane per nutrire il santo durante la malattia. Raffigurato spesso insieme a San Sebastiano, viene invocato contro la peste e le epidemie.
Nel dipinto il santo è raffigurato al centro al centro e chinato in avanti circondato da appestati. È raffigurato mentre cerca di curare un infetto e indossa gli abiti da pellegrino del tempo: il mantello di panno pesante, la mantellina e il bastone, mentre al suo fianco, accucciato a terra, c’è il suo cane.
Autore: Christian R.